martedì 19 luglio 2016

PMI: IL DIGITALE VI SALVERÀ

La dimensione delle aziende del veneto (e mediamente di quelle italiane) è  troppo piccola e non siamo leader nella tecnologia, «ma sappiamo di essere i migliori al mondo in molte classi di prodotto». Parola di Alberto Baban, presidente della Piccola industria di Confindustria.



La situazione dell’innovazione in Veneto rispecchia questo aspetto: il Veneto è ai primi posti in termini di alfabetizzazione digitale, ma con un primato frutto della media fra chi corre nell'Ict e settori più tradizionali a utilizzo minore (agroalimentare, costruzioni, meccanica). Il Veneto inoltre ha la spesa in R&D superiore alla media nazionale (5,7% contro 3,6%), ma con un numero più basso di brevetti, segno che l’innovazione è più incrementale che alla ricerca di nuove soluzioni rivolte al futuro. 

Altro esempio: il Veneto possiede una grande vocazione internazionale, ma in cui l’individualità spiccata sfocia troppo spesso in individualismo anche all’interno del sistema imprenditoriale, minando alla base la collaborazione indispensabile per crescere e affrontare i mercati globali.

Andrea Paliani, senion partner di EY.com, presentando i dati dell’ Osservatorio sull’Innovazione sviluppato con Confindustria,  ha voluto sottolineare come questo territorio rappresenti «un’eccellenza tra le regioni italiane che con il digitale ha l’opportunità di valorizzare alcune sue caratteristiche e superare alcune criticità che ne frenano la crescita». Fra questi c’è «la carenza di laureati in science e tecnologie, di occupati nei servizi a valore aggiunto, di scarsità di brevetti e pubblicazioni scientifiche e investimenti in ricerca e sviluppo, di infrastrutture digitali e fisiche oltre alla mancata digitalizzazione dei processi amministrativi».

L’Italia che innova può crescere: sviluppando la sua cultura dell’innovazione. Tracciando una via italiana alla quarta rivoluzione industriale. Ha tutte le capacità per farlo. Ma questa volta si deve superare: non può riuscirci se si lascia dominare dalle tensioni partigiane. Deve fare squadra per un obiettivo comune. E deve farlo per lungo tempo. Da questo punto di vista le serve un salto culturale non piccolo. Grande.

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