20 Milioni di italiani fanno acquisti online e la maggior parte di
questi soldi vanno all’estero perchè ancora troppe poche aziende hanno
capito l’importanza dell’eCommerce, solo 30mila.
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C’è un grosso problema: stiamo perdendo terreno nel settore più dinamico del commercio mondiale.
Regno Unito, Germania e Francia si accaparrano il 67% della torta delle vendite digitali europee, l’Italia solo il 3,7%”, ha dichiarato Roberto Liscia, presidente del consorzio Netcomm, durante il ‘Salone dei pagamenti’.
Somma minima se pensiamo che in francia sono circa 800mila le aziende che vendono online, quindi da una parte il nostro paese è popolato da aziende non ancora 2.0 dall’altra gli utenti che comprano online sono in netto aumento rispetto al 2015, si stima circa 20 milioni di fatturato, +18% rispetto all’anno scorso.
In Italia però la colpa dell’incapacità di molte imprese di vendere online non è solo colpa del fattore economico, molto è dovuto ad un fattore culturale. Le aziende italiane sono ancora convinte che il contatto diretto sia la chiave del successo, certo è sicuramente molto importante ma non è più l’unico.
Un imprenditore 2.0 è infatti in grado di gestire sia il contatto diretto con il consumatore in maniera fisica, nel negozio tradizionale, che online, incrementando così le vendite che i clienti che così potrebbero accedere al suo negozio da ogni parte del mondo.
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C’è un grosso problema: stiamo perdendo terreno nel settore più dinamico del commercio mondiale.
Regno Unito, Germania e Francia si accaparrano il 67% della torta delle vendite digitali europee, l’Italia solo il 3,7%”, ha dichiarato Roberto Liscia, presidente del consorzio Netcomm, durante il ‘Salone dei pagamenti’.
Somma minima se pensiamo che in francia sono circa 800mila le aziende che vendono online, quindi da una parte il nostro paese è popolato da aziende non ancora 2.0 dall’altra gli utenti che comprano online sono in netto aumento rispetto al 2015, si stima circa 20 milioni di fatturato, +18% rispetto all’anno scorso.
In Italia però la colpa dell’incapacità di molte imprese di vendere online non è solo colpa del fattore economico, molto è dovuto ad un fattore culturale. Le aziende italiane sono ancora convinte che il contatto diretto sia la chiave del successo, certo è sicuramente molto importante ma non è più l’unico.
Un imprenditore 2.0 è infatti in grado di gestire sia il contatto diretto con il consumatore in maniera fisica, nel negozio tradizionale, che online, incrementando così le vendite che i clienti che così potrebbero accedere al suo negozio da ogni parte del mondo.
Fonte: Salone dei pagamenti
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