martedì 11 ottobre 2016

IL FUTURO È DEI ROBOT?


La collaborazione tra uomo e robot sarà il trend del prossimo futuro per la robotica industriale. Un mercato che, secondo le stime degli analisti di Barclays Equity Research, crescerà esponenzialmente, tanto da arrivare a valere nel 2020 circa 3,1 miliardi di dollari e 12 miliardi nel 2025 con 700 mila pezzi venduti ogni anno.

Un boom che vedrà protagoniste anche le PMI italiane: agili ed efficienti, facilmente installabili e flessibili nelle loro potenzialità applicative a più ambiti industriali, nonché in grado di aiutare gli operatori umani nelle loro mansioni, sollevandoli da quelle più meccaniche e logoranti, i co-bot rappresentano, nei prossimi anni, anche per le piccole e medie imprese un investimento smart per approcciare il nuovo paradigma produttivo 4.0. Automi realizzati con gran parte delle tecnologie tipiche dei robot industriali, ma utilizzati in ambienti diversi dall’industria manifatturiera che spesso prevedono una stretta cooperazione operativa con l’uomo. Molteplici i campi di applicazione possibili, che spaziano da soluzioni per la chirurgia, la riabilitazione medica, l’ambito industriale, l’agricoltura, il recupero di oggetti in ambienti pericolosi, l’edilizia e l’architettura, le operazioni di assistenza agli anziani, la didattica.


La robotica made in Italy occupa più di 4000 addetti in 437 aziende per un valore complessivo di 528 milioni di euro secondo i dati pubblicati su Il Sole 24 Ore ed estratti da una ricerca condotta da Cerved. In questo quadro positivo c’è un rovescio della medaglia, quello dimensionale. L’Italia, con circa 6,7 mila robot venduti (+7% sul 2014, secondo i dati della International Federation of Robotics), è il secondo mercato in Europa, ma la Germania ha venduto oltre 20mila unità. A livello mondiale l’Italia è settima, «nonostante le dimensioni contenute se paragonate ai Paesi leader, come Cina (circa 68,6 mila robot venduti nel 2015), Corea (38,3 mila), Giappone (35mila) e Stati Uniti (27,5 mila).

I programmi di automazione con robot hanno avuto un effetto positivo sull'occupazione, non solo negli Stati Uniti ma anche in molti altri Paesi. Nel settore automobilistico tedesco, il numero dei dipendenti è aumentato parallelamente alla crescita di automazione robotica. In sostanza, riduzione dei costi di produzione si traduce in migliori prezzi di mercato. La crescente domanda poi innesca più posti di lavoro. La robotica potrebbe essere quindi parte della soluzione per uscire dalla crisi economica che colpisce il mondo dal 2008. L'Italia, sotto questo aspetto, può fare la sua parte, sviluppando la ricerca nel campo della robotica e continuando a produrre robot di qualità e sempre migliori.

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