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martedì 11 ottobre 2016

IL FUTURO È DEI ROBOT?


La collaborazione tra uomo e robot sarà il trend del prossimo futuro per la robotica industriale. Un mercato che, secondo le stime degli analisti di Barclays Equity Research, crescerà esponenzialmente, tanto da arrivare a valere nel 2020 circa 3,1 miliardi di dollari e 12 miliardi nel 2025 con 700 mila pezzi venduti ogni anno.

Un boom che vedrà protagoniste anche le PMI italiane: agili ed efficienti, facilmente installabili e flessibili nelle loro potenzialità applicative a più ambiti industriali, nonché in grado di aiutare gli operatori umani nelle loro mansioni, sollevandoli da quelle più meccaniche e logoranti, i co-bot rappresentano, nei prossimi anni, anche per le piccole e medie imprese un investimento smart per approcciare il nuovo paradigma produttivo 4.0. Automi realizzati con gran parte delle tecnologie tipiche dei robot industriali, ma utilizzati in ambienti diversi dall’industria manifatturiera che spesso prevedono una stretta cooperazione operativa con l’uomo. Molteplici i campi di applicazione possibili, che spaziano da soluzioni per la chirurgia, la riabilitazione medica, l’ambito industriale, l’agricoltura, il recupero di oggetti in ambienti pericolosi, l’edilizia e l’architettura, le operazioni di assistenza agli anziani, la didattica.

mercoledì 30 marzo 2016

CONVEGNO INDUSTRY 4.0: LA VOCE DI CHI PRODUCE

Si è recentemente tenuto, nella sede di Assago di Festo, il Convegno Industry 4.0: la Voce di chi Produce, con l’obiettivo di fornire uno spaccato a 360° dei punti di vista di coloro che sono parte attiva della Quarta Rivoluzione Industriale: chi studia gli scenari, chi sviluppa la tecnologia, i costruttori di plant & machines, gli attori dell’industrial manufacturing.


Nella cornice delle celebrazioni del 60° anniversario dell’Azienda, l’evento ha visto la partecipazione di Aziende di rilievo come SACMI, Salvagnini e Loccioni tra i plant & machine builder, Unilever, San San Benedetto, Pirelli e FCA tra i manufacturer, il Politecnico di Milano in rappresentanza del mondo accademico.Festo e SAP, che sono partner all’interno del Consorzio tecnologico Europeo Plattform Industrie 4.0 per lo sviluppo delle moderne soluzioni produttive, hanno dato voce ai risvolti tecnologici. Festo ha portato un caso concreto di future manufacturing rappresentato dallo Scharnhausen Technology Plant - il nuovo stabilimento tedesco progettato in ottica Industrie 4.0. Un modello di smart factory e di automazione in termini di alto grado di adattabilità e workflow efficienti, caratterizzato da processi snelli, elevata efficienza energetica e prodotti di altissima qualità.
All’interno di due tavole rotonde, le aziende costruttrici di macchine e le aziende manifatturiere si sono confrontate sui modelli esistenti e sulle aspettative del futuro, sia per gli aspetti tecnologici e sia per quelli organizzativi e delle competenze. I primi hanno descritto l’offerta di impianti 4.0 già disponibile, dalla struttura flessibile e progettabile su misura per il cliente. I secondi hanno raccontato la propria esperienza di utilizzo delle moderne soluzioni di automazione e le implicazioni sui processi, l’organizzazione, le competenze, in coerenza con le logiche del Lean Manufacturing.

La Lombardia in prima linea per l’Industry 4.0
Il Convegno ha visto inoltre la presenza di un ospite d’eccezione: l’Assessore regionale allo sviluppo economico Mauro Parolini. La Regione Lombardia - ha dichiarato l’Assessore - intende sostenere le imprese che vogliono coniugare la conoscenza scientifica e tecnologica con la tradizione e la manifattura innovativa, a favore di un rilancio produttivo, della piena valorizzazione del capitale umano e del sostegno dell’occupazione. In tal senso l’Assessore ha annunciato che la Regione investirà 900 milioni di euro* a sostegno dell’economia e delle industrie produttive lombarde.

Oltre 250 realtà hanno preso parte all’evento, con una prevalenza di manufacturer (56% dell’uditorio), seguiti dai costruttori di macchine (26%), da esponenti del comparto IT (11%) e da rappresentanti del mondo accademico (7%). A tutti loro è stato chiesto come si stiano preparando agli importanti cambiamenti della Quarta Rivoluzione Industriale: in che misura le imprese stanno trasformando i loro reparti produttivi in ottica smart factory? Sono già state adottate innovative tecnologie abilitanti o aggiunte risorse – informatiche e umane – necessarie per evolvere nell’Industria 4.0? Quali sono i benefici attesi in termini di aree e processi aziendali? Ecco cosa è emerso: il 31,6% delle Aziende presenti al convegno sta sentendo l’impatto della trasformazione digitale legata all’Industry 4.0 in maniera elevata, il 59,5% delle aziende sta attuando al proprio interno delle trasformazioni nell’ottica di questo cambiamento.
L’intervento di Festo Consulting ha sintetizzato proprio le impellenti necessità di trasformazione dei processi, dei modelli organizzativi e delle competenze a tutti i livelli, dal management ai ruoli operativi, per sfruttare al meglio le opportunità dell’Industry 4.0 secondo le logiche più attuali della Lean Organization.

Giampiero Bighiani, Direttore Generale di Festo Italia, commenta: “Siamo molto soddisfatti del riscontro ottenuto, sia in termini di partecipazione che di argomenti trattati. Festo, da sempre proiettata verso il futuro, si impegna quotidianamente nel comprendere e affrontare le sfide della nuova Rivoluzione Industriale, con uno spirito imprenditoriale ed un approccio innovativo, contraddistinto da resilienza e creatività, grazie a cui interpreta i segnali del mercato, rimanendo sempre predisposta al cambiamento e alla sperimentazione.”