martedì 18 ottobre 2016

ECOMMERCE E TURISMO: UN AFFARE DA 52 MILIARDI DI EURO

Nel 2016 gli acquisti e-commerce effettuati  solo da mobile-smartphone sfiorano i 3,3 miliardi di euro (suddivisi tra il 63% dei prodotti ed il 37% dei servizi), con una crescita del 63% rispetto al 2015. Negli ultimi tre anni il mercato è triplicato, a conferma dell’importanza di questo canale per il consumatore.


Per i prodotti giocano un ruolo importante sia i siti con modelli di business in cui conta l’istante d’acquisto (ad esempio i siti delle flash sales) sia le iniziative (marketplace in primis), siti che hanno investito per offrire una customer experience semplice ed efficace su questo canale. Per i servizi è invece preponderante l’acquisto di biglietti di trasporto (aerei e ferroviari) e la prenotazione di alloggi (in hotel e case private).

Nel 2016, i web shopper italiani, ossia i consumatori che hanno effettuato almeno un acquisto online nell’anno, crescono del 7% annuo e raggiungono quota 19 milioni, pari al 60% circa degli internet user. Tra questi, gli acquirenti abituali, quelli che effettuano almeno un acquisto al mese, raggiungono i 12,9 milioni e generano il 91% della domanda totale eCommerce (a valore), spendendo online in un anno, mediamente, 1.382 euro ciascuno. Il bacino di utenti dell’eCommerce B2C italiano è decisamente inferiore a quello dei principali mercati eCommerce europei: in UK gli web shopper sono 48 milioni (l’85% degli internet user), in Germania 55 milioni (l’81% degli internet user) e in Francia 41 milioni (il 76% degli internet user).

Gli acquisti legati al turismo hanno un valore complessivo di 52 miliardi, una crescita del 3% rispetto al 2015. L'incremento degli acquisti deriva per lo più dalla componente digital, in aumento dell'8%. Segmentando la spesa digitale, l'indagine evidenzia il protagonismo di tre prodotti che vedono aumentare le loro percentuali rispetto al 2015: i trasporti con il 72% del mercato (in crescita del 9% come valore), le strutture ricettive con il 16% (+6 punti percentuali), e i pacchetti viaggio con il 12% (+10%), per un totale di 10,3 miliardi, rispetto ai 9,5 del 2015.

Se all’interno del settore dei trasporti la suddivisione tra i vari mezzi non subisce mutamenti (80% aereo,17% treno, residuale il resto), nel mercato delle strutture ricettive il peso del comparto alberghiero diminuisce rispetto a quello extra-alberghiero, passando all’attuale 63% (nell’anno precedente era al 70%). Questo cambiamento è dovuto, in parte, all’utilizzo sempre più crescente delle piattaforme di sharing economy nel mondo dell’ospitalità.

Il business travel, inoltre, incide per oltre il 10% del transato online e, tenendo conto del suo impatto sul mercato tradizionale, si dimostra uno degli ambiti dai quali ci si può aspettare, nel futuro, più margini di crescita.

Infine, le oltre duemila realtà della ricettività del nostro Paese, che hanno partecipato all’indagine, hanno rivelato un elevato utilizzo degli strumenti digitali di promozione e relazione con la clientela durante tutte le fasi del viaggio. 




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