Partendo dai dati del noto sito di statistiche Statista.co sul numero di persone che usano gli e-commerce in Italia e i ricavi, espressi in milioni di dollari, è stato realizzato questo geafico che ne analizzano il trend evolutivo.
Complice il fatto che in Italia le persone con una buona cultura digitale sono il 19%, possiamo notare che è previsto un aumento delle persone che usano gli e-commerce per i loro acquisti,. Nel 2020 le previsioni parlano di 20,4 milioni di italiani dediti agli acquisti negli e-commerce, contro i 17,7 milioni del 2015.
Secondo quanto riportato da uno studio della Casaleggio Associati, nel 2015 si è calcolato un ricavo di 28,8 miliardi di euro, in gran parte legati al tempo libero e al turismo.
Gli italiani quindi sono ormai abituati ad acquistare servizi online legati alle vacanze, mentre per quasi ogni altra necessità si rivolgono ancora ai negozi fisici, anche se sono abituati a frequentare i negozi online per avere recensioni, informazioni e comparazioni di prezzo. Se il trend pronosticato da Statista si rivelerà corretto, il fatturato derivante dagli e-commerce aumenterà in ogni comparto, sia per l’aumento degli utenti interessati, sia per una maggiore abitudine e propensione all’uso del commercio elettronico da parte degli utenti.
Gli italiani quindi sono ormai abituati ad acquistare servizi online legati alle vacanze, mentre per quasi ogni altra necessità si rivolgono ancora ai negozi fisici, anche se sono abituati a frequentare i negozi online per avere recensioni, informazioni e comparazioni di prezzo. Se il trend pronosticato da Statista si rivelerà corretto, il fatturato derivante dagli e-commerce aumenterà in ogni comparto, sia per l’aumento degli utenti interessati, sia per una maggiore abitudine e propensione all’uso del commercio elettronico da parte degli utenti.
Nel rapporto sull’online retailing in Europa, Usa e Canada (curato da Retailmenot.it), l’Italia e la Spagna vengono descritte così:
Italy and Spain. These countries have immature online markets. There is no tradition of catalogue sales (often cited as a factor in early adoption of online buying), the quality of the postal and delivery systems is variable as is telephony, many consumers do not use credit cards and the major retailers have tended to use websites, if at all, simply as catalogues for people wishing to buy goods in‐store. Although market shares have been historically low, the markets are now changing with Spain growing last year to achieve a market share of 3.0% ($11.14 bn [€8.13 bn]) and the Italian market also grew by 19.0% to produce a market share of 2.1% ($8.64 bn [€6.31 bn]). The ownership of smartphones, particularly in Italy, is expected to overcome some of Italy’s telephony problems with broadband.
Secondo retailmenot.con, l’Italia è un mercato online ancora immaturo, che sconta diversi problemi legati alle comunicazioni, sia per quanto riguarda il servizio postale e di consegna degli ordini, sia per quanto riguarda le infrastrutture tecnologiche, specialmente in merito alla telefonia mobile. Possiamo quindi affermare che per incrementare l’uso degli e-commerce, in Italia bisogna formare le persone all’uso responsabile di Internet (e su questa strada si pone la nuova sit-com “Complimenti per la connessione”)e migliorare le infrastrutture esistenti.
Nessun commento:
Posta un commento