giovedì 25 agosto 2016

PRIMI SU GOOGLE CON LA PROPRIA AZIENDA GRAZIE AI SOCIAL NETWORK



Matt Cutts conferma, sul canale Youtube di Google Webmaster Center, che il motore di ricerca utilizza quello che viene pubblicato su Twitter e Facebook come Ranking signal. Cosa vuol dire? Che se volete salire nelle serp (cioè essere primi o in prima  sui risultati di  Google) dovete usare correttamente i social network, in quanto influenzano il modo con cui Google vi posiziona in cima ai risultati delle ricerche.

Google utilizza i dati dei due social network per influenzare il posizionamento soprattutto nella realtime search (la ricerca realtime).

Cutts ribadisce che è importante, per essere primi su Google, curare la qualità del social ranking.

COSA NON FARE

Le tecniche utilizzate dalla maggiorparte delle web agency che vendono servizi SEO (Search Engine Optimization) è stata sempre quella di arricchire le pagine di migliaia di link entranti (referrals), per esempio attivando blog o social network farlocchi: questo sistema non influenza più da tempo il Pagerank.

Lo scambio selvaggio di link non è consentito: il Pagerank non dipende solo dalla quantità dei link ma anche dalla qualità. Così come è controproducente pubblicare decine di blog o social network al fine di aumentare il numero di link entranti o la fitness dei nodi di una rete.

Così anche nel caso di Twitter e Facebook è inutile conquistare migliaia di followers e amici fasulli: una pratica poco ortodossa è quella di aprire dei falsi account e aumentare il numero di followers.

Queste pratiche vengono immediatamente scoperte e severamente punite, per esempio con l'inclusione dei followers in una black list, con risultato che si ha l'effetto opposto: si viene penalizzati nei risultati (serp) di Google.




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