Che Torino fosse una città di innovazione e di innovazioni, feconda di progetti e centri di ricerca, con il Politecnico che guida la spinta verso l’applicazione delle tecnologie intelligenti all’industria, già lo sapevamo: pochi giorni fa la città sabauda ha vinto il prestigioso premio European Capital of Innovation Award, classificandosi tra le prime 2 città europee innovative insieme ad Amsterdam. La Commissione Europea ha inoltre scelto Torino per insediare uno dei tre laboratori di riferimento per gli esperimenti sulle reti elettriche e sulle tecnologie informatiche dell’energia.
È quasi concluso, scrive Quotidiano Piemontese, l’Energy Center di Torino realizzato da Città, Regione e Politecnico con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt. Si tratta di una cittadella dell’energia in cui aziende, istituzioni, fondazioni, mondo accademico e della ricerca potranno sviluppare sinergie per nuovi progetti e attività in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Un centro di competenza nel campo dell’innovazione energetica-ambientale, che si inserisce in un programma di riqualificazione e riconversione dell’area ex-Westinghouse del Comune, nei pressi della Cittadella Politecnica, tra le vie Nino Bixio e Paolo Borsellino.
Il progetto, realizzato col supporto del Politecnico di Torino, Regione Piemonte e Comune di Torino, di 20 milioni, di cui 14 di fondi Fesr erogati dalla Regione, per un complesso di 7 mila metri quadri. tra fondi europei messi a disposizione dalla Regione e risorse di Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt.
Il modello di questo centro, unico in Italia, sarà quello già sperimentato nella vicina Cittadella politecnica: simbiosi tra didattica, ricerca e impresa, coabitazione tra uffici e laboratori, sinergia tra pubblico e privato in un polo interamente dedicato all'energia, gestito dall’Ateneo, che ha anche curato la progettazione del centro.
L’Energy Center entrerà in funzione con le prime aziende della ricerca, «da settembre - aggiunge il vicerettore del Poli e responsabile dell’avvio del Centro, Romano Borchiellini. Nell’edificio da 5000 mq in via di completamento, a due passi dal grattacielo di Intesa Sanpaolo, dallo stesso Poli e dalle ex-Ogr, ci saranno due piani per la ricerca applicata, tre di uffici e una terrazza per installare apparecchiature che servano agli esperimenti sul solare e sull’eolico. «Non sappiamo quali aziende arriveranno - continua Gilli -, finora siamo forti di un accordo di collaborazione già sottoscritto con grandi player come l’Eni, l’Enel e Terna».
Ad aprile dunque verrà completata solo la prima parte del centro, circa 5000 m2, e spetterà poi ai privati completare gli sopazi e stabilire qui i propri laboratori. L'invito è indirizzato in primo luogo alle imprese che già gravitano intorno alla Cittadella politecnica, ma l'ambizione è quella di attrarre nel nuovo laboratorio start up e nuove idee imprenditoriali.
Marco Gilli, Rettore del Politecnico di Torino: “L’Energy Center è un progetto ambizioso che rappresenta un’opportunità e una sfida per tutti. Le competenze per farne un polo di eccellenza ci sono e il contributo dell’Ateneo in termini di ricerca applicata, trasferimento tecnologico e servizi alle imprese si concentrerà sulle aree strategiche dell’energia: dalle energie rinnovabili, alle smart grid e smart building (e in generale alle tematiche legate alle smart cities e communities), dalla geotermia alla così detta chimica verde”.
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