giovedì 18 febbraio 2016

L’AZIENDA DEL FUTURO SARÀ INTERDIPENDENTE

L’azienda del futuro non sarà indipendente bensì interdipendente, vale a dire responsabile dell’impatto delle proprie azioni verso tutta una serie di target, dalle istituzioni alle altre aziende: questo il senso dell’intervento ad Expo di Paolo Di Cesare, fondatore della prima b-corp italiana certificata. Ospite a Milano dell’evento organizzato dal Gruppo Zordan, storico player nella produzione di arredamento per i negozi monomarca dei brand del lusso, Di Cesare ha spiegato l’essenza delle b-corp (Benefit Corporation), un nuovo ma lungimirante modello di società nato negli stati Uniti.

“In Italia, l’unico scopo di un’azienda è la divisione degli utili – ha affermato Paolo Di Cesare. Le b-corp sono al contrario imprese che decidono volontariamente di avere, oltre allo scopo di massimizzare il profitto, quello di avere un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente, qualunque esso sia, microscopico o estremamente ampio.

Questo nuovo modello è animato quindi da un’etica più incisiva ma non per questo meno fruttuosa – ha proseguito Di Cesare – tanto che Robert Shiller, premio Nobel per l’Economia nel 2013, sostiene che le Benefit Corporation sono aziende che hanno un doppio scopo e avranno risultati economici migliori di tutte le altre aziende.”

Come afferma anche Stefano Pigolotti, fondatore di Vikyanna, agevolatore di impresa, un'importante tematica che riguarda le b-corp è  quella della responsabilità: "Aziende che come sento dire dal Dr Di Cesare avranno responsabilità non più solo verso gli shareholders e i soci, ma anche verso gli stakeholders, i portatori di interesse, le scuole, le comunità, le famiglie, i fornitori e i sindacati".

Mentre in America questo modello di società è riconosciuto dal codice civile, in Italia stiamo attendendo che lo sia e, nel frattempo, le aziende che desiderano evolversi in b-corp firmano una certificazione proprio di interdipendenza. Oggi le B Corp certificate sono più di 1300 nel mondo quando erano 600 solo lo scorso anno e sempre più aziende seguiranno questo modello.

Realtà virtuosa che ha fatto di tensione alla qualità, sapienza sartoriale, sostenibilità e profonda cura delle relazioni umane gli asset del proprio costante successo, il Gruppo Zordan condivide i principi espressi da Paolo Di Cesare. Grazie a un innovativo ed efficace modello di business improntato dall’Amministratore Delegato Maurizio Zordan, l’azienda sta infatti rapidamente crescendo non solo per quanto riguarda il proprio business, ma come capofila di un sistema di imprese sinergiche guidate tutte dai medesimi valori etici. Per il 2016, è in previsione inoltre l’attuazione di un progetto di solidarietà a favore dell’Etiopia.

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