mercoledì 30 marzo 2016

CONVEGNO INDUSTRY 4.0: LA VOCE DI CHI PRODUCE

Si è recentemente tenuto, nella sede di Assago di Festo, il Convegno Industry 4.0: la Voce di chi Produce, con l’obiettivo di fornire uno spaccato a 360° dei punti di vista di coloro che sono parte attiva della Quarta Rivoluzione Industriale: chi studia gli scenari, chi sviluppa la tecnologia, i costruttori di plant & machines, gli attori dell’industrial manufacturing.


Nella cornice delle celebrazioni del 60° anniversario dell’Azienda, l’evento ha visto la partecipazione di Aziende di rilievo come SACMI, Salvagnini e Loccioni tra i plant & machine builder, Unilever, San San Benedetto, Pirelli e FCA tra i manufacturer, il Politecnico di Milano in rappresentanza del mondo accademico.Festo e SAP, che sono partner all’interno del Consorzio tecnologico Europeo Plattform Industrie 4.0 per lo sviluppo delle moderne soluzioni produttive, hanno dato voce ai risvolti tecnologici. Festo ha portato un caso concreto di future manufacturing rappresentato dallo Scharnhausen Technology Plant - il nuovo stabilimento tedesco progettato in ottica Industrie 4.0. Un modello di smart factory e di automazione in termini di alto grado di adattabilità e workflow efficienti, caratterizzato da processi snelli, elevata efficienza energetica e prodotti di altissima qualità.
All’interno di due tavole rotonde, le aziende costruttrici di macchine e le aziende manifatturiere si sono confrontate sui modelli esistenti e sulle aspettative del futuro, sia per gli aspetti tecnologici e sia per quelli organizzativi e delle competenze. I primi hanno descritto l’offerta di impianti 4.0 già disponibile, dalla struttura flessibile e progettabile su misura per il cliente. I secondi hanno raccontato la propria esperienza di utilizzo delle moderne soluzioni di automazione e le implicazioni sui processi, l’organizzazione, le competenze, in coerenza con le logiche del Lean Manufacturing.

La Lombardia in prima linea per l’Industry 4.0
Il Convegno ha visto inoltre la presenza di un ospite d’eccezione: l’Assessore regionale allo sviluppo economico Mauro Parolini. La Regione Lombardia - ha dichiarato l’Assessore - intende sostenere le imprese che vogliono coniugare la conoscenza scientifica e tecnologica con la tradizione e la manifattura innovativa, a favore di un rilancio produttivo, della piena valorizzazione del capitale umano e del sostegno dell’occupazione. In tal senso l’Assessore ha annunciato che la Regione investirà 900 milioni di euro* a sostegno dell’economia e delle industrie produttive lombarde.

Oltre 250 realtà hanno preso parte all’evento, con una prevalenza di manufacturer (56% dell’uditorio), seguiti dai costruttori di macchine (26%), da esponenti del comparto IT (11%) e da rappresentanti del mondo accademico (7%). A tutti loro è stato chiesto come si stiano preparando agli importanti cambiamenti della Quarta Rivoluzione Industriale: in che misura le imprese stanno trasformando i loro reparti produttivi in ottica smart factory? Sono già state adottate innovative tecnologie abilitanti o aggiunte risorse – informatiche e umane – necessarie per evolvere nell’Industria 4.0? Quali sono i benefici attesi in termini di aree e processi aziendali? Ecco cosa è emerso: il 31,6% delle Aziende presenti al convegno sta sentendo l’impatto della trasformazione digitale legata all’Industry 4.0 in maniera elevata, il 59,5% delle aziende sta attuando al proprio interno delle trasformazioni nell’ottica di questo cambiamento.
L’intervento di Festo Consulting ha sintetizzato proprio le impellenti necessità di trasformazione dei processi, dei modelli organizzativi e delle competenze a tutti i livelli, dal management ai ruoli operativi, per sfruttare al meglio le opportunità dell’Industry 4.0 secondo le logiche più attuali della Lean Organization.

Giampiero Bighiani, Direttore Generale di Festo Italia, commenta: “Siamo molto soddisfatti del riscontro ottenuto, sia in termini di partecipazione che di argomenti trattati. Festo, da sempre proiettata verso il futuro, si impegna quotidianamente nel comprendere e affrontare le sfide della nuova Rivoluzione Industriale, con uno spirito imprenditoriale ed un approccio innovativo, contraddistinto da resilienza e creatività, grazie a cui interpreta i segnali del mercato, rimanendo sempre predisposta al cambiamento e alla sperimentazione.”

martedì 29 marzo 2016

IMPRENDITORI "UNDER 35": IN CRESCITA NEL 2015

Gli under 35 hanno aperto lo scorso anno 120.000 nuove imprese, 46.000 delle quali nel Mezzogiorno (il 37% del totale).
FONTE: UNIONCAMERE

Una performance ancora più rilevante, commenta Stefano Pigolotti fondatore dell'agevolatore di impresa Vikyanna, se si pensa che le imprese giovanili rappresentano soltanto il 10,3% degli oltre 6 milioni di imprese che costituiscono la base imprenditoriale del nostro Paese.

I giovani stanno dimostrando di saper giocare un ruolo determinante per la crescita del nostro tessuto produttivo. Le numerose nuove realtà imprenditoriali targate under 35 che abbiamo registrato lo scorso anno ce lo confermano.” E’ questo il commento del presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, secondo cui “ora è necessario che queste giovani iniziative di business siano in grado di superare la fase inziale e affermarsi sul mercato. Un obiettivo al quale il sistema camerale lavora per permettere a queste promettenti realtà di nascere più forti e diventare grandi prima”.

L’analisi per settori mostra come i giovani imprenditori abbiano scelto nel 2015 soprattutto il commercio (25.275 iscrizioni), le costruzioni (10.342), la ristorazione (6.598) e l’agricoltura (5.478). A caratterizzarsi come attività più ‘giovanili’ sono però le attività ausiliarie dei servizi finanziari (dove il 49,2% delle nuove iniziative è dovuto agli ‘under 35’) e gli altri servizi per la persona (46,3%).

Un contributo rilevante alla forte crescita di imprese giovanili è venuto dalle donne e dai cittadini immigrati nel nostro paese. Delle 119.279 nuove iniziative imprenditoriali ‘under 35’, infatti, 36.416 (quasi una su tre) sono riferibili al controllo di donne, mentre 29.188 (in pratica una su quattro) ha alla guida persone nate al di fuori dei confini nazionali. Nel complesso, il contributo dell’imprenditoria femminile ‘vale’ il 28,9% di tutta la crescita delle imprese giovanili, mentre quello delle imprese di stranieri si attesta al 27,8%. Osservando più da vicino questi numeri si rileva come l’importanza dell’imprenditoria femminile si avverte soprattutto in Abruzzo (35,6% del saldo regionale), Valle d’Aosta (34,2%) e Molise (34%). Quanto agli stranieri, il sostegno maggiore dato alla crescita delle imprese ‘under 35’ si registra in Liguria (dove il 41,3% di tutte le nuove iniziative giovanili ha il passaporto straniero), Lombardia (38,4%) e Lazio (il 37,9%).

venerdì 25 marzo 2016

10 CONSIGLI PER UNA IMPRESA DI SUCCESSO

Anche se l'attività imprenditoriale può donare incredibili soddisfazioni dal punto personale, professionale ed economico, nella realtà dei fatti, l’imprenditore si trova costantemente ad affrontare una ampia rosa di problematiche differenti, che lo costringono a combattere tutti i giorni per raggiungere i propri obiettivi.


Temibili sfide legate, per esempio, alla ricerca di clienti e finanziamenti, all’individuazione dei prodotti da vendere-consegnare o alla capacità di predisporre una gestione aziendale proiettata alla crescita, da fronteggiare nel modo corretto, mettendo in campo una strategia vincente che consenta di ottenere riscontri positivi già nell’immediato.

Come riuscire in tutto questo senza inciampare nei tipici ostacoli di percorso? Vikyanna organizza corsi e seminari proprio allo scopo di migliorare la vostra idea di business.
A partire dai nostri 10 consigli, vi spiegheremo, anche nei prossimi articoli, quali sono i "segreti" di ogni imprenditore di successo.
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1. Saper diversificare
Ogni imprenditore sa che innamorarsi di un  prodotto, di una propria idea può essere pericoloso.
Diversificare, scegliere più obiettivi e perseguirli è una grande risorsa e apre a più opportunità. 

2. Scegliete la vendita diretta 
Se vi bastano pochi ordini per raggiungere l’obiettivo, anche i profitti possono salire. Avete pensato all'ecommerce? Sicuramente si, ma non avete mai iniziato per vari motivi?  Non lasciatevi sfuggire la possibilità di entrare in un mercato ancora poco competetivo dove sono presenti appena il 4% dellòe imprese italiane (ma oltre il 17% di quelle straniere). I primi guadagneranno grosse fette di mercato e gli ultimi si acconteneranno delle briciole.

3. Resta sempre aggiornato
Se vuoi gestire un’impresa competitiva, devi fare tutto il possibile per restare sempre informato sulle ultimissime novità del tuo settore lavorativo: scopri le nuove tendenze sfruttando riviste, newsletter, blog, siti d’informazione, convention e, più in generale, tutto ciò che può esserti utile per aggiornare di continuo le tue competenze, offrendo al pubblico un bagaglio di conoscenza di alto livello e valore.

4. Valorizzate i vostri dipendenti 

È la vostra risorsa più importante. Incentivi, corsi di formazione, valorizzazione della persona sono solo alcuni esempi su come valorizzare la forza umana presente in azienda.

5. Create sinergie con altre imprese
Anche se non fanno proprio parte del tuo settore di appartenenza, fate il possibile per stringere legami con altre piccole imprese, andando a creare una solida rete di collaborazione assieme ai rispettivi titolari. Oltre a questo, ti consigliamo poi di unirti alle associazioni del territorio e di partecipare assiduamente alle attività comunitarie per farti conoscere da potenziali clienti interessati ai tuoi servizi.

6. Organizzate e pianificate 
Uno dei consigli migliori quando si parla di gestione aziendale è quello di essere sempre sistematicamente organizzati. Organizzate tutto: il tempo, i movimenti del magazzino, il personale e l’attività finanziaria. Pianificate una strategia che ti permetta di gestire ogni incarico ottimizzando le spese. Per riuscirci consigliamo di preparare un file nel quale registrare i dettagli più rilevanti da controllare almeno una volta la settimana, così da avere sempre un quadro preciso della situazione generale.

7. Certate di avere uno scopo nobile
Una azienda virtuosa  avrà la possiblità di farsi conoscere dai media e dai social network anche per le proprie caratteristiche, ad esempio, in difesa dell'ambiente, dei più deboli, delle associazioni no profit che sostengono iniziative sociali.  Fate parlare di voi, nel bene.
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8. Curate la vostra Web Reputation 
Come la reputazione di una persona, anche quella di una azienda ha bisogno di anni per essere costruita e bastano pochi minuti per danneggiarla. Non mettete il primo che passa a gestire i vostri social network, la vostra immagine sul web: solo chi ha esperienza può fare in modo che la vostra immagine sia sempre idilliaca,  online come nella vita.

9. Unire la tradizione con gli strumenti di comunicazione attuali
Capire e sfruttare le potenzialità delle rete, per far conoscere al mondo i nostri prodotti, soprattutto se puntate sul Made in Italy, sempre molto apprezzato all'estero.

10. Siate sempre curiosi e coltivate le passioni
Per avere successo nel proprio lavoro serve innanzitutto passione e dedizione per quello che si fa, saper far innamorare i clienti dei propri prodotti, saper raccontare da dove e come nascono le idee, lo storytelling come principale strumento commerciale. Leggete, partecipate a meeting del vostro settore, create reti di persone e mantenete le relazioni ma esprimete anche quello che vi piace fare di più: il lavoro che fate vi deve piacere: se non piace a voi come pretendete che piaccia ai vostri clienti?


Volete partecipare ai nostri seminari gratuiti che vi aiuteranno a gestire e migliorare la vostra attività di impresa? Scriveteci utilizzando il form che trovate online